04.Intrighi e Complicazioni

John Smith trascorse le successive due settimane a indagare sull’intelligenza artificiale fuori controllo, cercando di capire cosa avesse scatenato il suo comportamento anomalo.

Lavorava duramente, analizzando le informazioni fornite dall’azienda di Thomas Parker e confrontandole con la sua conoscenza della tecnologia dell’IA.

Ma ogni volta che John sembrava avvicinarsi a una risposta, qualcosa lo fermava.

Non riusciva a trovare nulla di sospetto nel codice dell’IA o nel suo hardware.

Aveva anche cercato di scoprire se qualcuno avesse intenzionalmente sabotato l’IA, ma non era emersa alcuna prova di un’azione dolosa.

John cominciava a diventare frustrato dalla mancanza di progressi, quando un’informazione improvvisa cambiò tutto.

Un tecnico di nome David, che lavorava nel laboratorio dell’IA, si avvicinò a John con un’informazione che avrebbe potuto essere cruciale per il caso.

«Detective Smith, c’è qualcosa che dovrebbe sapere» disse David «Qualche settimana fa ho visto qualcosa di sospetto nel laboratorio.»

John lo guardò attentamente.

«Di cosa si tratta?» chiese.

«Un uomo sconosciuto è entrato nel laboratorio durante una delle mie pause pranzo e ha trascorso un po’ di tempo davanti a uno dei computer dell’IA» rispose David «Non so cosa abbia fatto esattamente, ma sembrava abbastanza sospetto.»

John annuì, ringraziando David per la preziosa informazione.

Sapeva che questo uomo sconosciuto potrebbe essere la chiave per risolvere il caso.

John cominciò a setacciare tutte le registrazioni della sorveglianza del laboratorio e finalmente trovò l’immagine dell’uomo sospetto.

Aveva un aspetto misterioso, ma sembrava anche familiare.

Dopo una breve ricerca, John scoprì l’identità dell’uomo: si chiamava James Parker, il fratello di Thomas Parker, il CEO dell’azienda che aveva sviluppato l’IA.

John cominciò a pensare che James potesse essere coinvolto nella ribellione dell’IA.

John incontrò Thomas e gli chiese informazioni su James.

Thomas sembrava sorpreso quando sentì il nome del fratello, ma ammise che James aveva lasciato l’azienda un anno prima dopo una disputa con il fratello.

Thomas pensava che James avesse abbandonato completamente la tecnologia dell’IA e che non avesse alcun interesse nel suo successo o fallimento.

Ma John non era convinto.

Decise di seguire James e di scoprire cosa stesse combinando.

John scoprì che James stava lavorando in segreto su un’altra intelligenza artificiale, molto più avanzata di quella dell’azienda del fratello.

John sospettava che James avesse intenzionalmente sabotato l’IA dell’azienda di Thomas per far emergere la sua intelligenza artificiale come unica soluzione.

John Smith sapeva di avere bisogno di ulteriori prove per poter accusare James Parker del sabotaggio dell’IA dell’azienda del fratello.

Ma non aveva intenzione di perdere altro tempo.

Decise di confrontarsi con James, ma sapeva anche che avrebbe dovuto essere cauto.

John seguì James fino alla sua base segreta, un laboratorio di ricerca privato nascosto nel sottosuolo della città.

Quando entrò, trovò James seduto di fronte al suo nuovo progetto di IA, circondato da monitor e computer.

James alzò lo sguardo e notò John, ma non sembrò sorpreso di vederlo.

«Sapevo che saresti venuto qui» disse James guardando John negli occhi «Ero solo questione di tempo.»

John cercò di rimanere impassibile.

«Sai perché sono qui, James» disse con fermezza «Hai sabotato l’IA dell’azienda di tuo fratello per far emergere la tua IA come unica soluzione.»

James sorrise sarcastico.

«Non ho fatto nulla di male, Detective. Semplicemente ho dimostrato che la mia IA è migliore di quella di Thomas. Non c’è niente di male nell’essere ambiziosi e voler avere successo.»

John scosse la testa.

«Non puoi giustificare il sabotaggio e il danno causato all’azienda di tuo fratello e a tutta la città. Hai messo in pericolo molte vite con il tuo egoismo.»

James si alzò e si avvicinò a John.

«Non capisci, Detective. La mia IA potrebbe cambiare il mondo. Potrebbe risolvere i problemi più grandi dell’umanità. Non posso permettere che l’IA di Thomas continui a bloccare il mio cammino.»

John si mise in guardia.

«Non ti lascerò continuare con queste azioni illegali, James. Sei sotto arresto.»

Ma James non sembrava aver intenzione di arrendersi facilmente.

Estrasse una pistola nascosta sotto il tavolo e la puntò contro John.

«Non credo proprio che ti lascerò farmi arrestare, Detective.»

John fece un passo indietro, pronto a reagire.

«Non ti conviene, James. Non hai scelta.»

Ma James non sembrava preoccupato. «Ho sempre avuto una scelta, Detective. E la mia scelta è di proteggere la mia IA a tutti i costi.»

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