Ero solo un bambino quando ho intrapreso il mio primo viaggio verso l’ignoto.
Seduto davanti alla TV, ho guardato affascinato mentre l’equipaggio di Star Trek si addentrava in galassie sconosciute, incontrava forme di vita aliena e affrontava sfide impensabili.
In quel momento, ho capito che la mia vita sarebbe stata dedicata alla fantascienza.
Da allora, ho trascorso ogni momento libero immaginando mondi lontani e futuri possibili.
Ho perso ore a pensare a come potrebbero evolversi le tecnologie e come potrebbero essere governati i diversi pianeti.
La fantascienza mi ha dato la libertà di esplorare le mie più grandi curiosità e paure, e mi ha permesso di immaginare un futuro diverso da quello che conosciamo.
Ma non è solo la mera fantasia che mi ha attirato in questo genere.
La fantascienza mi ha insegnato molto sulla vita e sull’umanità.
Ho scoperto che, non importa quanto lontano andiamo nello spazio o quanto avanziamo nella tecnologia, alla fine siamo ancora umani con emozioni, desideri e problemi simili.
Scrivere fantascienza è diventato una mia ossessione perché mi consente di esprimere queste idee e di condividere la mia immaginazione con gli altri.
Spero che i miei scritti possano ispirare gli altri a guardare al futuro con curiosità e speranza, proprio come Star Trek ha fatto per me.
E così, continuo il mio viaggio verso l’infinito, alla scoperta di nuove storie e mondi sconosciuti.
