“Nel 2057, la libertà è un sogno perduto.
Il controllo, invece, è realtà.
Un governo che promette pace, ma ciò che impone è il silenzio della paura.
Ogni passo monitorato, ogni respiro sorvegliato.
Dove finisce la tua vita, inizia il loro controllo.
In un mondo dove la pioggia non smette mai, anche i sogni sono sotto scacco.
Michael Freeman è intrappolato nella città, ma dentro di lui cresce una domanda: c’è ancora speranza?”
Nel 2057, la popolazione mondiale, ridotta di numero a causa della guerra scatenata da una pandemia globale, si ritrova a vivere in immense città-stato sparse su tutto il globo.
Un governo autoritario prende il sopravvento con la promessa di porre fine alla violenza che ha dominato l’umanità nel passato, adottando metodi invasivi per controllare i cittadini di quelle città in ogni istante della loro vita.
Michael Freeman, uno di quei cittadini, ci racconta quel mondo mentre affronta la vita di tutti i giorni.
Ci racconta il modo con cui il governo controlla i cittadini, le violenze che subiscono per mano degli agenti delle forze dell’ordine, che, con crudeltà, impongono il volere della legge stessa.
Ci condurrà attraverso la città e la fabbrica in cui lavora, descrivendo ciò a cui è costretto ad assistere, esprimendo, per quanto possibile, il disprezzo che prova verso il governo e i metodi usati dagli agenti, trasportandoci in un mondo cupo, dove le libertà acquisite dall’umanità nei secoli sono ormai svanite sotto la pioggia incessante che affoga la sua città.